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Le Radici poetiche del linguaggio subalterno ediz. 2013, premiazione 7 agosto

Le Radici poetiche del linguaggio subalterno                   Franca Molinaro

Mercoledì 7 agosto, presso La Via delle Taverne, Atripalda, si terrà la serata di premiazione del concorso di poesia dialettale “Le Radici poetiche del linguaggio subalterno”, dedicato a Massimo Troisi, curato da chi scrive in collaborazione con la casa editrice “Il Papavero” di Donatella De Bartolomeis. Anche quest’anno, madrina del premio è Rosaria Troisi, sorella di Massimo. Saranno inoltre presenti: Donatella De Bartolomeis editrice, Emilio De Roma presidente della giuria, i giurati Giuseppe Vetromile e Adriana D’Argenio, il tutto coordinato da chi scrive. L’intermezzo musicale è a cura di Arpaincanto, l’artista Anna Cefalo e la sua arpa celtica. Saranno esposte le opere dell’Ing. Francesco Maria Olivo, elementi d’arredo naturali. Partendo dalla convinzione che “Il dialetto costituisce la specificità immateriale di un’etnia e, la sua perdita porta verso l’omologazione culturale, il recupero costituisce un atto di salvataggio”,  anche quest’anno abbiamo raccolto le voci che riconoscono, nella lingua locale, un vincolo di appartenenza. Non si tratta di nostalgico romanticismo adottato per addolcire la mente ferita da troppi travagli, bensì di una vera operazione culturale in quanto ogni termine dialettale racchiude secoli di storia zippata, condensata in quelle sillabe apparentemente disarmoniche.  La maggior parte dei poeti dialettali chiama ancora le cose per nome, racconta i vissuti senza metafore, sente la terra, la storia, le radici profonde che legano all’origine. Può capitare che, qualcuno scriva in dialetto per stupire, commettendo lo stesso errore di alcuni poeti del ‘900 che scelsero questa forma di poesia per essere “diversi”. Non è questo lo spirito del premio né, tanto meno, qualcuno pensi che basti usare la lingua dialettale per fare poesia. La poesia dialettale risponde alle stesse esigenze della poesia in lingua, si potrà non considerare le esigenze stilistiche ma risulterà indispensabile scrivere col cuore, trasmettere sentimenti qualunque essi siano: amore, disperazione, odio, purché scaturiti dal profondo. Personalmente, credo fermamente nel valore terapeutico della scrittura e ritengo la poesia la più adatta a liberare la psiche dai propri fantasmi. Chi scrive poesia lo fa innanzitutto per se stesso, poi, se il messaggio passa oltre, bene, diversamente, l’operazione  è valida comunque nel momento in cui ha assolto alla sua funzione.   E comunque è indispensabile evitare il vernacolismo per non toccare livelli sconvenevoli ma, usare la lingua dialettale con il rispetto che si deve alla poesia. Quest’anno, nell’ambito del concorso, abbiamo pensato di ricordare i poeti scomparsi che molto hanno dato, nella loro vita, per il recupero del dialetto e della tradizione e che poco gli è stato riconosciuto. Tra i tanti abbiamo scelto Fedele Giorgio, scrittore, poeta, ricercatore nato a Sant’Andrea di Conza e morto a Terni. La giuria, composta da Aldo Grieco (Grosseto), GiuseppeVetromile (Napoli), Giuseppe Gangemi (Reggio Calabria) e Adriana D’Argenio (Firenze) con presidente Emilio De Roma (Pietradefusi AV), ha stabilito la seguente classifica:  Pompilio Dottore (Castel Baronia AV) 1° classificato, Fernando Antoniello (Torella dei Lombardi AV) 2° classificato, Franco Canzonieri (Reggio Calabria) 3° classificato, Gerardo Giuseppe Strippoli (Bari) 3° classificato, Ettore Cicoira (Napoli) 4° classificato, Vito Donniacuo (Montoro Superiore AV) 5° classificato, Giovanni Famiglietti (Aquilonia AV) 5° classificato, Giuliana Bernasconi  (Brescia) Premio del Presidente di giuria. Sono state inserite in antologia le poesie più votate, dei poeti: Agostina Spagnuolo (Capriglia Irpina AV), Donato Cassese (Sant’Andrea di Conza AV), Francesco Maria Olivo (AV), Demetrio Latella (Reggio Calabria), Renato Santillo (San Potito Sannitico CE), Manlio Miletti (Napoli), Alfonso Nannariello (Calitri AV), Luigi Orsino (Ercolano NA), Liberatore Francesco Memoli (Vicenza), Raffaella Angiolino (Ascoli Satriano FG), Nunzio Lucarelli (Ariano Irpino AV), Aniello Russo (AV), Angela Putzulu (Viterbo), Armando Azzini (Brescia), Emilia De Vecchis (Pesco Canale AQ), Angela Tranfaglia (Venticano AV), Angelo Cristofaro (Volturara AV), Licia Furno (Volturara AV), Giuliana Caputo (Flumeri AV), Gerardo Lardieri (Teora AV), Lucia Gaeta (Atripalda AV ), Fausto Di Pasquale (Agrigento), Francesca Mauriello (Savignano Irpino AV) , Filippo Gambacorta (Ariano Irpino AV). Diversi referenti, in tutta Italia, hanno contribuito alla diffusione del premio: Armando Azzini (Brescia), Giandomenico Bosco (Trento), Demetrio Latella (Reggio Calabria), Floriana Mastandrea  (Genova), Giovanni Ruggiero (Roma), Savino Ladogana (Foggia).