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Concorso biennale Internazionale “Echi di tradizioni 2019″

premio

Il Centro di ricerca tradizioni popolari
“La Grande Madre”

indice il
Concorso biennale Internazionale
“Echi di tradizioni 2019″

“Il dialetto è il futuro delle nostre tradizioni”

Con l’esperienza maturata negli anni e il successo delle precedenti edizioni svolte con alti patrocini morali, con la convinzione che “Il dialetto e le tradizioni costituiscono la specificità di un gruppo la loro perdita porta verso l’omologazione culturale, il recupero è un atto di salvataggio”,  riproponiamo, il Concorso Internazionale Echi di poesia dialettale, ribattezzandolo in “Echi di tradizioni”. Perseveriamo nell’intento di raccogliere gli echi che giungono dalla cultura popolare, le voci che vivono ancora di storia, tradizioni, natura e che riconoscono, nell’idioma locale, un vincolo di appartenenza. Ma il concorso vuol crescere e migliorarsi, recare un concreto tributo alla ricerca antropologica, per questo abbiamo apportato significativi cambiamenti. Ogni sezione dovrà trattare in poesia o in prosa, un argomento di carattere etnografico. I brani pervenuti daranno vita a un saggio finale, utile strumento di studio nelle mani degli addetti ai lavori. Abbiamo trasformato il concorso in biennale per dare ad ogni partecipante il tempo necessario per una ricerca accurata. Il concorso non è stato concepito a scopo di lucro, ma solo ed esclusivamente per il recupero dei dialetti e delle tradizioni attraverso il componimento poetico e la ricerca, rivolgendoci anche agli autori fuori dai confini nazionali. L’esperienza ci ha insegnato come il dialetto, essendo linguaggio vivo, si trasforma contaminandosi coi linguaggi che incontra. In virtù di questo invitiamo gli Italiani nel mondo a indagare su come si è evoluta la propria parlata e come ha contribuito a mantenere un saldo rapporto con la patria. Inoltre invitiamo a raccontare come si sono conservate alcune tradizioni o come sono evolute in terra straniera. Il concorso non prevede alcuna quota di partecipazione, ogni attività nasce dal lavoro nostro e di chi crede nel nostro operato, per questo chiediamo il massimo rispetto del regolamento e l’accettazione dei giudizi finali. Inoltre, sottolineiamo che, pur partecipando a un concorso, non è importante arrivare primi, ma operare il recupero con diligenza e passione per rendere reale servigio alla ricerca.

REGOLAMENTO
Ogni concorrente può partecipare ad una sola delle sezioni inviando l’elaborato, la traduzione,  specificando il luogo di provenienza, rispettando le regole della parlata scelta. La lunghezza dei componimenti  non dovrà superare trenta versi per la poesia e 40 righi, testo 12 Time new roman, formato pagina A4, per la prosa.

Sez. A: Enogastronomia
Si può partecipare con una poesia in dialetto o uno scritto in lingua in cui si racconta una tradizione di un determinato territorio, inerente al cibo o al vino
Sez. B: Etnobotanica e medicina popolare
Si può partecipare con una poesia in dialetto o uno scritto in lingua in cui si racconta una tradizione inerente le piante e le loro applicazioni nella medicina popolare, i riti magici di guarigione.
Sez. C: Rito e devozione
Si può partecipare con una poesia in dialetto o uno scritto in lingua in cui si racconta di un rito, un culto, una tradizione sacra.
Sez. D: Satira e comicità popolare
Si può partecipare con una poesia in dialetto o uno scritto in lingua in cui si racconta un divertente aneddoto popolare.
Sez. E: Nenie e canti popolari
Si può partecipare con testi di canti inediti raccolti dalla tradizione popolare o con testi di canti scritti dal partecipante e mai pubblicati, rispettando il proprio dialetto e la propria tradizione canora. È necessario riportare precisamente il luogo di provenienza del canto, se è stato recuperato dalla tradizione, se è stato scritto di recente da eventuali cantori popolari o se è opera del partecipante.
Sez. F: Racconti autobiografici
Si può partecipare con racconti autobiografici che illustrano la vita e le abitudini tipiche di un territorio. Il testo non deve superare i 40 righi, testo 12 Time new roman, formato pagina A4.

Autori all’estero
Gli autori residenti all’estero possono partecipare ad una delle sezioni suindicate con lo stesso regolamento.
Autori juniores
Gli autori minorenni possono partecipare ad una delle sezioni suindicate presentando autorizzazione e documento di riconoscimento dei genitori.
Ogni concorrente può partecipare ad una sola delle sezioni inviando l’elaborato, la traduzione,  specificando il luogo di provenienza, rispettando le regole della parlata scelta. La lunghezza dei componimenti non dovrà superare trenta versi sia per la poesia che per la prosa.

Premio alla Memoria: Sarà assegnato a uno studioso o poeta dialettale che si è particolarmente distinto per la bellezza dei suoi versi o per il suo operato in merito alla ricerca antropologica.

Ogni partecipante dovrà inviare:
1) Un file word in cui è inserita in una   sola colonna la poesia o la prosa, con specificazione   del dialetto   utilizzato, la sezione cui si intende partecipare, la traduzione in coda e brevi note biografiche dell’autore. Facoltativo ma gradito anche foto, video o audio del lavoro proposto.
2) Modulo di partecipazione firmato e correttamente compilato in tutte le sue parti. Conterrà obbligatoriamente le seguenti informazioni: Nome, cognome, data e luogo di   nascita, indirizzo di residenza e recapiti (telefono, e-mail). Dichiarazione del partecipante attestante che l’opera presentata è autentica e inedita.
4) Copia di documento di riconoscimento. In formato jpg o pdf.  Per la sezione C, juniores, occorre allegata l’autorizzazione di un genitore con fotocopia di suo  documento  di   riconoscimento in formato jpg o pdf.
Gli autori, per il fatto di partecipare al concorso, cedono  il diritto di pubblicazione cartaceo e digitale senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore.
I diritti rimangono comunque di proprietà dell’autore. L’autore, dopo la pubblicazione, avrà diritto di pubblicare altrove il suo scritto indicando il testo in cui è stato inserito per la prima volta.
Si chiede cortesemente agli autori di non attendere l’approssimarsi della scadenza del premio, ma di anticipare, se possibile,  l’invio delle opere per agevolare il lavoro della segreteria.
Le opere dovranno essere trasmesse, a pena di inammissibilità al concorso, nel rispetto delle modalità indicate, all’indirizzo mail molinarofranca@gmail.com
Tutte le opere dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 gennaio 2019.
Per qualsiasi informazione scrivere all’indirizzo mail: molinarofranca@gmail.com o rivolgersi al 339 7475004.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione integrale del presente bando.

I componimenti premiati, menzionati, segnalati e scelti per la realizzazione dell’antologia, saranno pubblicati nel saggio finale insieme alle foto più significativi. I nomi dei consulenti, provenienti dal mondo della letteratura e della ricerca, da diverse regioni italiane, saranno resi noti a selezione conclusa.
Gli esperti che andranno a costituire la giuria lo faranno a titolo gratuito come atto d’amore per la ricerca, così il presidente, tutto lo staff interno e quanti si prodigheranno per la diffusione del premio.
La premiazione avverrà in luogo e in data da stabilirsi. A causa della fragilità e preziosità del materiale, non saranno spediti a casa i trofei e le opere d’arte dei vincitori assenti. Sarà loro compito trovare il mezzo per ritirare personalmente o tramite delega, anche in seguito alla premiazione, quanto gli spetta. Gli autori assenti durante la giornata di premiazione potranno ricevere l’attestato e il testo, a casa tramite posta facendosi carico delle relative spese di spedizione. Per quanto concerne gli autori premiati gli stessi dovranno confermare la presenza alla serata di premiazione entro e non oltre 7 giorni dalla comunicazione in modo da poter organizzare l’accoglienza.

PREMI
La cerimonia di premiazione dei vincitori è prevista entro il mese di luglio 2019. In tale data sarà pubblicato sul blog lagrandemadre.wordpress.com, l’elenco degli autori vincitori, menzionati e segnalati.
Premi sez. A : (Enogastronomia)
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Premi sez. B (Etnobotanica e medicina popolare)
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Premi sez. C (Tradizioni sacre)
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Sez. D (Buonumore popolare)
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Sez. E (Musica e canto popolare)

1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Sez. F (Racconti autobiografici)
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Autori all’estero
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Autori juniores
1° classificato: Trofeo, pergamena e un’opera d’arte.

Premio alla Memoria
Trofeo e pergamena da assegnare al comune di origine dell’autore.

Gli autori degli elaborati inseriti nel saggio finale riceveranno un attestato di merito.
La giuria si riserva di istituire premi speciali ed effettuare ulteriori segnalazioni.
Il Centro organizzatore si riserva di dare comunicazione ai concorrenti e di apportare eventuali variazioni delle presenti disposizioni dandone tempestiva comunicazione sul blog  lagrandemadre.wordpress.com

I poeti vincitori provenienti da fuori regione, saranno ospitati per una notte, con prima colazione, presso un agriturismo. Al momento si valuterà la possibilità di ospitare anche gli altri autori provenienti da lontano, interessati a partecipare alla manifestazione.

TRATTAMENTO DATI I dati personali trasmessi verranno trattati in conformità alla Legge 196/2003 e utilizzati esclusivamente per le finalità connesse al concorso in oggetto e conservati per il tempo strettamente necessario all’espletamento al suddetto concorso. Il conferimento dei dati è obbligatorio e necessario per partecipare al concorso. Gli interessati godono dei diritti di cui all’art.7del D.Lgs. 196/2003.

                    Scheda di partecipazione

                   Centro di ricerca tradizioni popolari “La Grande Madre”

                            Concorso Internazionale “Echi di tradizioni 2019″ 

Il/la sottoscritto/a ___________________________________________________________

nato/a a _——————————- il ————— e residente a ————————cap. ———–

Provincia————————————————- c. f. _————————————

e-mail ——————————————————– tel. ———————————–


Dichiara

Di essere proprietario unico dei diritti dell’opera inviata, dichiara che tale opera non è mai stata inserita in un testo dotato di sbn.

Autorizza

L’eventuale pubblicazione di foto e scritto, lettura pubblica e, se possibile, l’inserimento del video, o audio in rete, il tutto senza nulla a pretendere.

Autorizza, inoltre, l’uso dei dati personali ai sensi della L.675/96 e successive modifiche.

Si allega copia del documento di riconoscimento.

Data                                                                                                                          Firma

__________________                                                                                  _____________

 

 

 

                    Scheda di partecipazione per minorenni

                 Centro di ricerca tradizioni popolari “La Grande Madre”

                         Concorso Internazionale “Echi di tradizioni 2019″ 

Io sottoscritto/a ___________________________________________________________

nato/a a _——————————- il ————— e residente a ————————cap. ———–

Provincia————————————————- c. f. _————————————

e-mail ——————————————————– tel. ———————————–

padre/madre di ————————————————————————

Autorizzo mio figlio/a a partecipare al concorso “Echi di tradizioni 2019”.

Dichiaro

Che l’opera inviata è di proprietà di mio figlio, dichiaro che tale opera non è mai stata inserita in un testo dotato di sbn.

Autorizzo

L’eventuale pubblicazione di foto e scritto, lettura pubblica e, se possibile, l’inserimento del video, o audio in rete, il tutto senza nulla a pretendere.

Autorizzo, inoltre, l’uso dei dati personali ai sensi della L.675/96 e successive modifiche.

Allego copia del mio documento di riconoscimento.

Data                                                                                                                          Firma

__________________                                                                                  ___________________________

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Faremo un giorno una carta poetica…con Paolo Saggese

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Incontro con l’autore 2018 dedicato a Paolo Saggese e alla sua battaglia per la poesia del Sud estromessa dalle indicazioni nazionali.
Ogni anno il Centro di ricerca tradizioni popolari “La Grande Madre” presenta un autore in una scuola. Negli anni scorsi abbiamo ospitato il poeta romano Gustavo Di Domenico, la poetessa ligure Andreina Solari. Quest’anno ci è sembrato opportuno gettare uno sguardo sul nostro Sud e sostenere, con i fatti e non solo con le parole, la battaglia intrapresa dal Centro di documentazione sulla poesia del Sud, in modo particolare nella persona del professore Paolo Saggese. Per me che ho trascorso circa vent’anni a fianco del professore non è una novità la storia della “damnatio memoriae” della poesia del Sud, ma per molte persone il problema suona ancora sconosciuto. Quest’anno, dunque, ci è sembrato doveroso, considerato anche la presenza della nuova socia professoressa Margherita Tirelli curatrice dei rapporti scolastici per la Grande Madre, insegnante presso i Licei, aiutare a far conoscere nelle scuole del Sud la vergognosa faccenda. Così la prof. ha curato tutta l’organizzazione degli incontri e il 30 gennaio, con il prof. Saggese e le professoresse di Italiano e Letteratura, abbiamo incontrato le classi quinte del Liceo Publio Virgilio Marone di Mercato Sanseverino (SA).
scrivania
Ma veniamo al problema per chi non ne è a conoscenza. Paolo Saggese ha dedicato molti anni allo studio della letteratura del Sud in modo particolare. Da attento insegnante quale è, si è reso conto che le indicazioni nazionali del ministero difettano non poco di imparzialità. Qualcuno al governo, che sicuramente non è un grande esperto di letteratura, ha arbitrariamente deciso che gli autori del ‘900, quelli da Roma alla Sicilia, non sono degni di essere studiati a scuola, mentre da Roma a salire, con una buona fetta di Lombardi sono quelli che meglio rappresentano la letteratura italiana. Non sappiamo quale motivo abbia prodotto questa decisione sciagurata ma sappiamo che la battaglia del CDPS e del prof Saggese in particolare è giusta e va sostenuta anche solo con una meticolosa campagna informativa. Quest’appendice scomoda dell’Italia, il Sud, si deve forse cancellare dalla cartina geografica? Abbiamo già dimenticato che lo stato unitario fu costruito sul nostro sangue e sul malloppo trafugato dal Sud?  Tra i tanti dubbi me ne sorge uno che ha ragione di esser in lista: Sarà che la letteratura del Sud deve essere cancellata perché racconta troppe verità, cose scomode che è meglio non far sapere, d’altronde non è una novità, anche dopo il 1860 fu scelto di dar voce a chi aveva voluto l’unità con tutti i suoi massacri e non a chi aveva subito e lamentava il suo dolore. No quello non andava contemplato, non doveva avere voce, per dirla con Buttitta, puru ‘a parola ngi tagghiaru.
Ma questo rancore è un mio dolore e non serve ora, ora è necessario prendere coscienza, non sprecare energie in odi distruttivi, occorre affinare l’ingegno. Non sappiamo quale sorte è riservata alla nostra letteratura, cosa faranno al ministero, non sappiamo nemmeno quale sorte toccherà al Sud, d’altronde con questi tempi la preoccupazione corre subito al mondo intero e alle petroliere pronte a perforare il Polo. Però, pur con questi crucci di portata mondiale, non dobbiamo smettere di guardare alla nostra terra sempre umiliata e sfruttata, giardino di fiori metallici sparsi al vento, avvelenata più di un mefitico soffio, maltrattata in ogni bene, materiale e immateriale. Questa crociata, come le tante fatte fin ora, contro il petrolio, le discariche, ecc. è utile a far luce sulla nostra posizione di Meridionali. Noi che abbiamo ancora un credo dobbiamo dar fiducia e coraggio a questi ragazzi, spiegar loro che l’autostima nasce dalla competenza che si acquista vivendo ogni momento con interesse e assiduità, facendo bene ogni cosa, dallo studio al lavoro, è questo tipo di vita che dona dignità e di conseguenza fiducia in se stessi. Solo così possiamo riscattare questi 150 anni di ingiustizia, con il lavoro, lo studio, la dignità e la pace.
Il prossimo appuntamento è da stabilire.

franca molinaro

ragazzi